Ottobre
Piemonte
Oggi vi racconto l’escursione al Colle del Nivolet e la salita al mio primo 3000, il Monte Taou Blanc. È stata una giornata davvero speciale. Quello di salire su un 3000 era un obiettivo a cui pensavo da tempo e sono stata molto felice ed emozionata nel raggiungerlo. Ma non è stata l’altitudine raggiunta, di per sé, a colpirmi di più in questa esperienza, quanto la meraviglia del paesaggio che ho trovato lungo tutta la salita, fino su in cima, dove ho potuto ammirare perfino il Monte Bianco.
L’unicità di un territorio come quello della Valle Orco e del Colle del Nivolet, con tutti i suoi laghi e le sue spettacolari vette, me l’hanno fatto amare fin dal primo momento.
Leggete l’articolo per scoprire questo stupendo luogo, spartiacque tra il Piemonte e la Valle D’Aosta.
La Valle Orco si trova nelle Alpi Graie, nella zona nord occidentale del Piemonte, sotto la Valle D’Aosta. Si tratta di una valle della provincia di Torino e si snoda, lungo il corso del fiume Orco, da Pont Canavese (punto più a valle) al Colle del Nivolet (punto più a monte). Il versante sinistro della valle fa parte del Parco Nazionale del Gran Paradiso ed è dominato dall’omonimo massiccio. Il versante destro, invece, al confine con la Francia, è dominato dal gruppo delle Levanne.
Curiosità
Il nome Valle Orco deriva dalla presenza di oro tra le sabbie del suo fiume. Il nome del fiume, perciò, sarebbe “Acqua d’oro”, che nel dialetto locale diventa “Eva (= acqua) d’or”. La “storpiatura” delle parole, nel corso del tempo, ha poi portato al nome Valle Orco.
Il Colle del Nivolet è un valico alpino situato tra la valle Orco (Piemonte) e la Valsavarenche (Valle D’Aosta). Si sviluppa per oltre 6 chilometri a 2500 m di altitudine ed è considerato uno dei più interessanti altipiani delle Alpi. Si tratta di una zona molto ricca di acqua, ed è infatti caratterizzata dalla presenza di numerosi laghi, acquitrini e torbiere.
Colle del Nivolet
La strada che parte da Ceresole Reale e sale fino al Colle del Nivolet è stata costruita negli anni ’30 per permettere il raggiungimento degli invasi artificiali del Lago Serrù e del Lago Agnel.
L’ultimo tratto di questa strada resta chiuso al traffico automobilistico da metà ottobre a metà maggio; lo sbarramento avviene all’altezza di Chiapili di Sopra, la borgata successiva a Ceresole Reale. Durante il periodo estivo, invece, a causa dell’abbondante flusso turistico e allo scopo di preservare il pregio naturalistico della zona, il transito della auto lungo la strada che dal Lago Serrù conduce al Colle del Nivolet, viene regolamentato.
Curiosità
Il Colle del Nivolet è una delle mete migliori per osservare il cielo nelle notti d’estate. Grazie alla sua altitudine e alla sua particolare posizione, il Colle del Nivolet è uno dei luoghi, accessibili tramite strada asfaltata, più bui d’Italia. Le imponenti montagne che circondano l’altopiano schermano l’inquinamento luminoso proveniente dalle grandi città della pianura, rendendo le stelle ancora più luminose e il cielo davvero spettacolare.
La salita al Monte Taou Blanc non è proprio una passeggiatina. Il percorso non è molto lungo ma ha uno sviluppo molto verticale: ci sono diversi punti in cui la salita risulta assai ripida e faticosa.
C’è un tratto EE dove è necessario usare le mani; è breve ma può comunque risultare eccessivamente impegnativa per i meno esperti o anche solo per chi soffre un po’ di vertigini.
Per chi decide di avventurarsi su questo percorso vi posso assicurare che godrà di una vista mozzafiato sulle più alte vette della Valle D’Aosta, tra cui il Monte BIanco.
DATI TECNICI DELL’ESCURSIONE
Il punto di partenza dell’escursione è il rifugio Savoia (2534 m), dove è disponibile un ampio parcheggio per l’auto. Inizia già qui, con i due Laghi Nivolet, la costante presenza di acqua che vi accompagnerà per buona parte dell’escursione.
Dopo una prima, non troppo faticosa salita, ci ritroviamo a passeggiare su di una distesa di pascoli. A destra lo spettacolo del Lago Rossett (2701 m) e, successivamente, a sinistra i Laghi Tre Becchi (2727 m). Mentre percorrete questa piacevole camminata voltate lo sguardo alla vostra destra e ammirate il Gran Paradiso che si staglia possente sullo sfondo.
Lago Rossett
Laghi Tre Becchi
Si riprende quindi a salire, lentamente ma in modo costante, in direzione Colle Leynir. Qui il panorama cambia: si lasciano le verdi praterie e il blu dei laghi per un aspetto più aspro e roccioso. Incontriamo rocce di ogni forma e colore che incantano la vista.
Le rocce colorate del colle Leynir
Avvicinandosi al Colle Leynir si incontra una delle due salite più impegnative, su terreno roccioso. La fatica viene ripagata all’arrivo al Colle Leynir, dove si apre uno spettacolo meraviglioso tra le più alte vette della Valle D’Aosta; in lontananza, leggermente coperto dalla foschia, ci guarda il Monte Bianco.
Arrivo al Colle Leynir
Panoramica dal Colle Leynir
Si riprende il percorso, dopo una breve pausa, e si affronta il punto più difficile di tutta l’escursione. Appena superato il colle di Leynir ci si trova d’avanti una ripida salita su una parete rocciosa piuttosto verticale; qui è necessario stare attenti e utilizzare bene le mani. Il tratto è breve perciò fattibile (a vederlo da sotto sembra più difficile di quello che è realmente), ma può inizialmente scoraggiare. Vi posso assicurare che, pur avendo avuto timore io stessa nell’affrontare la salita, ce la si fa con un po’ di calma ed attenzione.
Parete di roccia alla salita al Taou Blanc
Panoramica dalla vetta del Taou Blanc
Ora si sale, si sale e ancora si sale fino alla vetta del Taou Blanc (3438 m). Una salita costante su sentiero estremamente battuto, ma attenzione all’altitudine: si inizia ad arrivare ad altezze in cui la fatica si fa ancora più pesante a causa della mancanza di ossigeno. Procedete lentamente e senza fretta…ce la farete come ce l’ho fatta io!
Godete un po’ della fantastico panorama che si gode dalla cima di Monte Taou Blanc e poi tornate indietro sui vostri passi, ripercorrendo a ritroso tutta la strada fino a tornare nei pressi del Lago Rossett. Qui, se avete ancora un po’ di energie, raggiungete l’isolotto a forma di cappello che caratterizza questo lago e godetevi un po’ di meritata siesta.
Isolotto del Lago Rossett
Camminamento dell’isolotto del Lago Rossett
Uno stretto camminamento realizzato con delle pietre permette di attraversare il lago e raggiungere l’isolotto. E’ stato bello godere della luce del tramonto, seduta sulla cima dell’isolotto, circondata ovunque dall’acqua in questo meraviglioso angolo di Piemonte.
Una piccola sorpresa che potresti incontrare al Colle di Nivolet…una dolcissima volpe che passeggia tranquilla tra i vasti pascoli dell’altipiano, ormai abitante fissa del Colle e abituata alla presenza umana.