Agosto
Piemonte
Oggi vi porto alla scoperta dell’Alpe Devero e degli antichi alpeggi di produzione del formaggio Bettelmatt. Siamo in Val Antigorio, un vallone laterale della Val d’Ossola, all’estremo nord del Piemonte. Quassù, ancora oggi, è più che mai viva la tradizione casearia e, in questo racconto, vi mostrerò ampi pascoli e antiche vie di collegamento create proprio per servire gli alpeggi che caratterizzano questo sorprendente territorio.
L’Alpe Devero è una località alpina compresa nel Parco Naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero. Si trova ad un’altitudine di 1634 m s.l.m. in Val D’Ossola, nell’estremo nord del Piemonte, al confine con la Svizzera. In pratica l’Alpe Devero è un vasto pianoro in cui sorgono le piccole borgate montane di Devero Ai Ponti, Pedemonte e Cantone, tutte comprese nel comune di Baceno nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola.
Il pianoro dell’Alpe Devero
Curiosità
Una particolarità unica del pianoro è che è interdetto ai veicoli a motore; vi si può accede perciò solamente a piedi o in bicicletta e, per questo, è necessario lasciare la propria auto in uno dei diversi parcheggi situati lungo la strada, prima di arrivare alla frazione Ai Ponti.
I parcheggi in Alpe Devero sono divisi in tre aree e sono tutti a pagamento. Il parcheggio Cologno è un vasto piazzale distante circa 1,2 km dal paese (15 minuti a piedi). Se avete molti bagagli ve lo sconsiglio vivamente poiché lontano (la strada fino al paese è tutta in salita) e bisogna percorrere un’antica galleria carrabile piuttosto stretta e poco illuminata. Il Balmavalle è il parcheggio all’aperto che comprende tutte le aree di sosta alle porte della borgata Ai Ponti. Il Silos è l’unico parcheggio coperto; si trova all’ingresso del paese e vi si può accedere solo su prenotazione. Se non volete prenotare il Silos dovete arrivare molto presto al mattino per potervi accaparrare un posto nelle varie aree del parcheggio Balmavalle. Solo in estate, quando l’afflusso turistico è molto alto, è permesso parcheggiare l’auto lungo la strada di avvicinamento all’Alpe Devero.
Il parcheggio inferno è l’unico parcheggio libero ma si trova lungo la strada a circa 2,5 km dal paese. Comoda alternativa è quella di arrivare all’Alpe Devero con un bus navetta che parte da Baceno.
Nonostante il fatto che le frazioni dell’Alpe Devero offrono innumerevoli strutture recettive, tra le più caratteristiche sicuramente la famosa pensione Fattorini, io ho campeggiato presso il Campeggio Alpe Devero. Questo struttura, sebbene abbastanza basica dal punto di vista dei servizi, ha di buono che è piuttosto ampia e offre molta libertà poiché non ci sono piazzole numerate assegnate, ma potete scegliere autonomamente dove montare la vostra tenda. Nella struttura è presente un piccolo edificio per i servizi igienici e delle postazioni per fare il barbecue.
Siccome l’Alpe Devero è inaccessibile in macchina, il campeggio mette a disposizione dei carrellini per poter trasportare tenda e bagagli fino alle zone di parcheggio; attenzione però…i carrellini sono pochi perciò consiglio di scegliere un orario “insolito” per montare o smontare la vostra tenda. Il campeggio mette a disposizione delle tende stabili Teepe che possono accogliere fino a 6 persone.
Il territorio dell’Alpe Devero è davvero ricchissimo di possibilità per chi ama camminare in montagna. Si possono trovare soluzioni per gli escursionisti più esperti così come per le famiglie e per i camminatori più amatoriali.
L’Alpe Devero è estremamente godibile sia in estate, con più di 60 possibili sentieri compresi all’interno del parco, sia in inverno, dove e possibile fare sci alpino e sci di fondo. Raccomandiamo, in inverno, di prestare prudenza ad avventurarsi sui sentieri innevati senza una guida, poiché quella dell’Alpe Devero è una zona tendenzialmente a forte rischio valanghe.
Il percorso che ho scelto è un giro ad anello che, partendo dalla frazione Ai Ponti, sale fino all’Alpe Forno inferiore per scendere poi costeggiando il Lago Devero fino all’arrivo alla deliziosa borgata di Crampiolo. Durante la salita si incontrano diversi alpeggi di alta quota dove, in estate, ancora oggi si produce il Bettelmatt. L’escursione non è particolarmente impegnativa: ci sono solo un paio di punti in cui la salita si fa più ripida; per il resto si tratta di attraversare ampi pascoli e godersi il meraviglioso spettacolo che questo territorio sa donare. Dovete però avere voglia di camminare, perché completare l’anello richiede un bel numero di passi.
Frazione Ai Ponti
DATI TECNICI DELL’ESCURSIONE
Il percorso parte dalla frazione Ai Ponti da dove si segue il segnavia H12. Inizialmente si sale dolcemente attraversando i boschi di conifere che circondano il pianoro dell’Alpe Devero; in alcuni punti si incontrano piccoli torrenti d’acqua e antiche costruzioni ormai abbandonate. Ad un tratto la salita impenna su di una strada carreggiabile e si snoda su una lunga serie di tornati, alla fine della quale si arriva alla prima tappa del nostro giro: l’Alpe Sangiatto (2010 m). Credetemi…questa salita, completamente al sole e fatta in estate, è a dir poco mortale!!!
Scorcio di sentiero per l’Alpe Sangiatto
Alpe Sangiatto
Qui, in Alpe Sangiatto, in estate, si produce quotidianamente il Bettelmat e altri formaggi. Qui incontro un casaro al quale chiedo del formaggio, ma mi rimanda a Crampiolo per l’acquisto dei prodotti caseari. Si prosegue per un lungo tratto pianeggiante attraversando ampie zone di pascolo dove si incontrano numerose mucche che accompagnano la camminata con il tipico suono dei loro campanacci.
Dopo un’altra breve ma intensa salita, questa volta tra le rocce di una stretta gola, si arriva all’Alpe della Valle (2048 m), e da qui finalmente inizio a vedere il Lago Devero che si staglia alle mie spalle.
Alpeggi tra Alpe Sangiatto e Alpe della Valle
Alpe della Valle
Ormai sono quasi nel punto più alto dell’escursione; quassù trovo moltissime mucche al pascolo libero, acquitrini e prati.
Dopo circa mezz’ora di cammino e un’ultima leggera salita si giunge finalmente all’Alpe Forno inferiore (2222 m), altro punto di produzione del formaggio Bettelmatt.
Alpe Forno inferiore
Qui siamo al giro di boa, ora si scende comodamente percorrendo l’antica strada di collegamento tra gli alpeggi e l’Alpe Devero. Lungo buona parte del cammino di rientro sono accompagnata alla mia destra, prima dal Lago Piamboglio e, subito dopo, dal Lago Devero.
Lago Pianboglio
Lago Devero
Verso la fine della discesa si arriva alla piccola borgata di Crampiolo (1767 m) che sembra uscita da un libro di favole, così incastonata e protetta all’interno di una conca ai piedi delle montagne. Qui ci sono, diverse strutture dove alloggiare o mangiare e anche piccole botteghe dove poter acquistare i prodotti tipici della zona, come Albrum, una delle poche aziende della valle che produce di formaggio Bettelmatt in Alpe Forno inferiore.
Ne ho approfittato per fermarmi a fare una golosa merenda a base di yogurt fresco di loro produzione che arricchiscono sul momento con la tua salsa preferita: cioccolato, miele, frutti di bosco, e tanti altri ancora. Davvero ottimo!
Crampiolo
Dopo la corroborante merenda mi rimetto in cammino per chiudere l’anello e rientrare, in una mezz’ora circa, alla borgata Ai Ponti.
Focus
Il Lago Devero è un lago artificiale situato a 1856 m di altitudine, creato dalla costruzione di due dighe: la diga Codelago e la diga Forcoletta.
Le dighe sono state erette all’inizio del secolo scorso e hanno portato il preesistente lago naturale ad innalzarsi di 20 metri, tanto che ad oggi questo bacino raccoglie 16 milioni di metri cubi di acqua che alimenta la centrale idroelettrica di Devero.
Lago Devero
Il Bettelmat è un formaggio di alpeggio, cioè prodotto solo sopra i 2000 metri di altitudine, la cui produzione va da giugno a settembre, solo nella zona della Valle Antigorio e della Val Formazza.
Questo prezioso formaggio deriva dalla lavorazione del latte crudo intero di mucca, subito dopo la mungitura e prevede una stagionatura minima di 60 giorni, al termine della quale, è possibile imprimere sulle forme di Bettelmatt il tipico marchio di riconoscimento impresso a fuoco. Il formaggio Bettelmatt ha una storia unica e molto antica che risale al XIII secolo, legata alla colonizzazione walser.
Un accorgimento molto importante, se volete acquistare il Bettelmatt, è quello di considerare il periodo dell’anno in cui recarsi in Alpe Devero; poiché infatti questo formaggio viene prodotto in estate, non è facilmente reperibile nei mesi di luglio e agosto, a causa dell’esaurimento delle scorte della precedente produzione.
Ad oggi il Bettelmatt viene prodotto solo nei comuni di Formazza, Premia e Baceno, in 9 alpeggi da 8 produttori:
Produzione del Bettelmatt in Alpe Forno inferiore